Il Gruppo Pittini: acciaio 4.0

Nato nel secondo Dopoguerra dalle intuizioni del Cavalier Andrea Pittini, il Gruppo Pittini rappresenta oggi una realtà-leader nella produzione di acciaio dedicato all’edilizia per la sua filosofia attenta al futuro: innovazione, tecnologia, ricerca, formazione e sostenibilità sono i valori che stanno alla base dell’azienda e del suo operato, permettendole di acquisire lo status di “industria 4.0”.

La storia del gruppo Pittini

Pittini nasce nel secondo Dopoguerra con il Cavalier Andrea Pittini. Il fondatore del Gruppo ha avviato la sua attività raccogliendo residuati bellici che, mediante delle lavorazioni, potevano essere impiegati nell’edilizia e trasformati in acciaio nervato. 

Approfittando di un mercato favorevole e interessante, il Cavaliere ha comprato delle aree, fuori dal centro della città di Osoppo (Udine), per avviare la sua prima attività di produzione di rete elettrosaldata, un materiale che, ancor oggi, rientra tra le vendite della ditta.

La prima vera e propria acciaieria è stata costruita nel 1974 e avviata l’anno successivo, anche se ha avuto vita breve, dacché nel 1976 è stata colpita dal terremoto. Come ricorda Flavio Marocco, Marketing Manager di Pittini:

“Questo è stato un momento importante per la storia del Gruppo, che viene ancor oggi etichettato come un “periodo di resilienza” che ha segnato l’animo dell’azienda, tanto da spingere Pittini, negli anni Ottanta e ante litteram, a realizzare l’acciaio antisismico noto con il marchio HD (sigla che sta per “High Duttility”,cioè, acciaio ad alta duttilità)”. 

Flavio Morocco, Marketing Manager di Pittini

Da quest’altezza, la storia di Pittini continua all’insegna di una forte crescita e di grandi acquisizioni, con l’acquisto di stabilimenti e la verticalizzazione della produzione.

Pittini oggi: una realtà industriale in costante crescita

Pittini, ad oggi, è una realtà industriale orientata a una costante crescita, guidata da investimenti ad alto contenuto tecnologico, dall’innovazione di prodotto e da un’attenta politica di sostenibilità ambientale; è un’azienda leader, non solo in Italia, ma anche in Europa, nella produzione di acciai lunghi destinati all’edilizia e all’industria meccanica. 

La sua sede principale è e continua ad essere a Osoppo, ma la ditta conta 18 strutture produttive e di servizio logistico (tra acciaierie con forno elettrico, laminatoi per lavorazioni a caldo, stabilimenti per lavorazioni a freddo e poli di servizio commerciale) sparse nel territorio della Penisola e un totale di 1800 collaboratori. 

Gli stabilimenti gestiscono l’intero ciclo produttivo, all’insegna di un’economia circolare: dalla materia prima (consistente in materiali ferrosi riciclati) al prodotto finito, con le produzioni di billette, tondi laminati per cemento armato in barre ed in rotoli e vergella; quest’ultima, viene ulteriormente trasformata in prodotti elettrosaldati destinati all’edilizia, come la rete e il traliccio, nella produzione di laminati e trafilati destinati all’industria meccanica o nella produzione di fili per saldatura.

Affidabilità, innovazione, persone: i valori dell’azienda

L’azienda Pittini ha tre valori fondamentali:

  1. Affidabilità: Pittini si impegna a essere il giusto partner per tutti i suoi stakeholder e, in primis, per i propri dipendenti.
  2. Innovazione: la ditta investe circa 70-80 milioni di euro all’anno nell’innovazione (a livello di impianti, tecnologia, produzioni automatizzate), ponendosi come un’“industria 4.0”.
  3. Persone:

I progetti camminano sulle gambe delle persone. Si possono investire soldi, si può puntare all’innovazione e si può disporre di moltissime risorse… Ma, per poter davvero fare qualcosa di grande, servono persone valide”

Flavio Morocco, Marketing Manager di Pittini

Anche per questo, nel 2003, Pittini ha aperto una Corporate School dedicata alla formazione interna, ovvero rivolta ai propri dipendenti, ed esterna, cioè estesa al territorio, essendo il Gruppo un ente accreditato.

La centralità di ricerca e sviluppo

Le attività di ricerca e sviluppo si sono evolute e consolidate negli anni, coerentemente con la volontà e la filosofia sposate dalla ditta, all’insegna di un miglioramento continuo, sia nel processo siderurgico, che nel prodotto verticalizzato a servizio dell’edilizia e dell’industria meccanica. L’incontro tra diverse discipline (come la scienza dei materiali, le tecniche dell’analisi numerica e della statistica, la tecnica delle costruzioni, i metodi della ricerca operativa e dell’evoluzione tecnologica) si pone in linea con l’ottica innovativa della ditta e con l’obiettivo di creare una crescente sinergia tra le aziende, integrando e trasferendo i risultati che portano a migliorare l’impatto ambientale e gli effetti sul territorio delle attività di produzione e trasformazione dell’acciaio.

Quello della ricerca è un aspetto importante per Pittini, tanto che la ditta è impegnata oggi in più di 12 progetti. UniZEB è tra questi, perché rientra nel modo di pensare l’edilizia del Gruppo; infatti, afferma Flavio Marocco:

UniZEB abbraccia il nostro spettro di valori, soprattutto perché è un progetto volto alla sostenibilità, un tema a cui siamo molto legati come azienda. Si tratta, infatti, di un edificio-laboratorio rispettoso dell’ambiente, che cura la qualità della vita abitativa ed è attento all’efficienza energetica”.

Flavio Morocco, Marketing Manager di Pittini

L’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità: il principio Zero Waste nella produzione dell’acciaio

Attraverso la continua ricerca e l’innovazione, Pittini persegue: 

  • Il contenimento delle emissioni per ognuna delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo, rumore, rifiuti).
  • Un uso razionale e all’avanguardia delle risorse.
  • Una gestione degli impianti produttivi volta al miglioramento continuo dell’impatto sull’ambiente. 

Con questi presupposti, fin dal 1995, la ditta adotta come linea guida di produzione il principio Zero Waste che consente, nella produzione di acciaio, di non generare rifiuti e di valorizzare e riciclare le materie di scarto (quale, il rottame), in modo da ridurre gli sprechi e favorire nuove opportunità di utilizzo, come prodotto o mediante reimpiego. 

Lo spiccato interesse ambientale del Gruppo è evidente nella produzione dell’acciaio, che è l’ossatura di buona parte degli edifici moderni e la componente essenziale per realizzare grandi infrastrutture, oltre ad essere un materiale riciclabile all’infinito. L’acciaio si ottiene attraverso un processo fusorio basato sull’utilizzo del forno elettrico EAF, Electric Arc Furnace (Forno elettrico ad arco), la tecnologia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente per questo tipo di produzione. In particolare, nel ciclo produttivo dell’acciaio, la scoria rappresenta il residuo con maggiori volumi e, da questo materiale secondario, oggi si ottiene un prodotto utilizzato nelle pavimentazioni stradali in sostituzione ed alternativa agli inerti naturali.

L’attenzione della ditta, tuttavia, è rivolta all’intero processo produttivo, che è energivoro, ovvero richiede grande quantitativo di energia, e impiega molta acqua. Per questo, con il tempo, sono stati avviati altri due progetti: Zero Waste Energy (ZWE) e Zero Waste Water (ZWW), con lo scopo di ridurre, rispettivamente, il consumo di energia elettrica e quello di acqua. Per quanto riguarda il primo progetto, la ditta si preoccupa di fare efficientamento energetico, sia usando energie rinnovabili (il fotovoltaico) nei propri capannoni, sia reimpiegando il calore di acciaierie e forni; con Zero Waste Water, invece, Pittini si impegna a ridurre lo spreco di acqua: tutte le acque utilizzate dalla ditta sono a circuito chiuso e provviste di diversi sistemi di filtrazione.

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